Skyrise greening – problematiche complesse, soluzioni su misura
Laura Gatti – Agronomo libero professionista – Milano
Con il termine skyrise greening la cultura anglosassone definisce un nuovo concetto di inverdimento nel paesaggio urbano. In un senso ampio, comprende l’integrazione del verde al costruito a tutti i piani che si elevano sopra il livello del suolo, e quindi include le terrazze inverdite, i tetti verdi, il verde verticale, gli sky gardens, gli hanging gardens o jardins suspendus. La coltivazione di piante ‘fuori terra’ e in situazioni di elevata artificialità è, di per sé, un argomento che appartiene alle tradizionali tecniche agronomiche e di giardinaggio: la novità sta nella scala degli interventi proposti.
Il rinnovato interesse per i grattacieli, soluzioni architettoniche che rappresentano simbolicamente, oltre che concretamente, il picco di artificializzazione all’interno del tessuto urbano, si basa sulla considerazione che essi consentirebbero in primo luogo un notevole risparmio della risorsa suolo rispetto agli sviluppi orizzontali dell’espansione urbana tradizionale. Per decenni, gli edifici alti sono stati progettati con scarsa attenzione al tema del risparmio energetico. Per molto tempo, le torri e i grattacieli hanno rappresentato un’immagine responsabile, in grande misura dello spreco di energia. A una conseguente riduzione del consumo di suolo corrispondeva un forte aumento del consumo energetico. Oggi, un edificio alto non soltanto deve fungere da captatore e accumulatore di energia rinnovabile ( utilizzando la sua naturale predisposizione a entrare in contatto con abbondanti quantità di aria e luce naturale), ma deve anche tutelarsi contrastando e limitando i rischi di surriscaldamento e raffreddamento a cui è esposto. L’idea di progettare e realizzare edifici alti con una pelle verde nasce proprio da questa preoccupazione e quindi dall’intento di offrire a questi edifici la possibilità di contribuire a un significativo risparmio energetico e a un generale miglioramento del contesto ambientale- urbano. L’interesse attuale per questo tema è testimoniato dai numerosi progetti, di cui alcuni in corso di realizzazione, che esaltano tra le caratteristiche di eco compatibilità dei grattacieli la funzionalità del verde verticale dei giardini pensili.
Come è facile immaginare, il paesaggio del concept progettuale alla fase di realizzazione è tutt’altro che semplice: man mano che si passa da soluzioni di verde estensivo a quelle via via più intensive le problematiche diventano sempre più complesse ed il contributo progettuale relativo alle componenti vegetali deve dimostrarsi all’altezza delle più approfondite valutazioni ingegneristiche ed impiantistiche.
Del resto, la stessa definizione di ‘giardino pensile’ incarna questo concetto che è anche una sfida: “ un jardin suspendu è un giardino collocato in un luogo insolito ed eccezionale e la cui realizzazione sarebbe stata impossibile senza il contributo della tecnica e del pensiero umano”.